I Quaderni di ReAd files
Anno 2011
Quaderno N. 7 - 2011
La terapia iniziale e lo switch sono ancora oggi due momenti cruciali nella gestione terapeutica long term del paziente con infezione da HIV: ai risultati e alle potenzialità delle nuove strategie terapeutiche è dedicato il nuovo Quaderno in HIV.
Quaderno N. 6 - 2011
Le linee guida italiane e la scelta della terapia di prima linea, il vantaggio dell’STR (single tablet regimen) e l’importanza dell’aderenza, dalla barriera genetica del farmaco alla barriera alle resistenze del regime, dal profiling globale di rischio di comorbidità al profilo di safety, la scelta della terapia iniziale nei diversi setting clinici, sono gli argomenti del nuovo Quaderno in HIV.
Quaderno N. 5 - 2011
Il nuovo Quaderno in HIV è dedicato all’impatto epidemiologico dei pazienti HIVv aging, con particolare riguardo alle nuove comorbidità come la malattia renale e l’osteoporosi, che sempre più frequentemente coinvolgono il paziente sieropositivo. Vengono illustrati i meccanismi dell’inflammaging nell’infezione da HIV, del danno renale HIV-diretto e del danno endoteliale; viene approfondito il ruolo degli inibitori del CCR5 nel bloccare l’entry del virus senza interferire con l’equilibrio cellulare; vengono presentati i dati relativi all’impatto sulle comorbidità renali ed ossee e i risultati degli studi di confronto tra i regimi di backbone.
Quaderno N. 4 - 2011
Le caratteristiche dei PI boosted rilanciano la possibilità di semplificare ad una monoterapia per diminuire gli effetti avversi legati agli NRTI e ad alcuni NNRTI, ridurre le interazioni tra farmaci, migliorare l’aderenza al trattamento, contenere i costi, consentire la sequenzialità mantenendo un maggior numero di opzioni in caso di fallimento. Il Quaderno in HIV delinea obiettivi, razionali e indicazioni delle stategie di monoterapia con PI/r e di dual therapy basata su LPV/r come backbone, approfondendo i risultati degli studi clinici.
Quaderno N. 3 - 2011
La maggiore sopravvivenza dei pazienti in terapia HAART ha fatto emergere una serie di nuove comorbidità legate alla malattia e di eventi avversi legati alla maggior durata del trattamento, che rispecchiano i naturali processi di invecchiamento. Accanto al ruolo proprio del virus sullo sviluppo di comorbidità, è emerso in questi anni un coinvolgimento diretto dei farmaci antiretrovirali, attraverso sia lo sviluppo di eventi avversi che di tossicità specifiche. Di particolare interesse clinico sono le complicanze renali e gli effetti sul metabolismo osseo. In questo numero dei Quaderni in HIV vengono approfonditi questi argomenti, con particolare riguardo al confronto tra i diversi regimi terapeutici di backbone e alle raccomandazioni delle linee guida italiane su screening, prevenzione e gestione dei pazienti a rischio di comorbidità renali ed ossee.
Quaderno N. 2 - 2011
Durante il 4° Expert Panel Workshop di Bari “Gli inibitori del CCR5 nel management terapeutico dell’HIV: tra ricerca e pratica clinica” è stato discusso il ruolo di maraviroc nella gestione personalizzata del paziente con infezione da HIV, con particolare riguardo ai dati che ne suggerirebbero l’impiego in linee anticipate di terapia. Oggi, sulla base dei risultati ottenuti, si tende ad utilizzare maraviroc nelle prime linee di fallimento. In questi ultimi anni sono emerse alcune caratteristiche del farmaco che hanno spinto i ricercatori a considerare il suo utilizzo in linee anticipate di terapia rispetto al salvataggio, all’interno di strategie di early switch nel paziente in fallimento e nei pazienti virosoppressi che necessitano di uno switch terapeutico.
Quaderno N. 1 - 2011
Il tropismo virale come strumento diagnostico per la terapia ARV personalizzata, i vantaggi del test genotipico e il suo utilizzo nella pratica clinica corrente, i recenti dati emersi dal progetto OSCAR, primo studio a valutare le performances del test genotipico utilizzando il Trofile ESTA come riferimento in una ampia coorte di pazienti (Studio OSCAR), le prospettive future dell’impiego del DNA provirale per la valutazione del tropismo virale nel paziente virosoppresso o con viremia residua: sono stati questi gli argomenti al centro della Sessione “CCR5 e tropismo virale” del 4° Expert Panel Workshop di Bari, dedicato allo stato dell’arte su ricerca e clinica dell’infezione da HIV, alla luce dei risultati ottenuti con gli inibitori del CCR5.