I Clinical Cases di ReAd files
Anno 2020
Clinical Cases N. 3 - 2020
NNRTI di nuova generazione
Sono da poco entrate in commercio in Italia due nuove opzioni terapeutiche: doravirina, come singolo farmaco e doravirina, associata a lamivudina e tenofovir disoproxil fumarato, come fixed-dose combination. L’arrivo di una nuova molecola è sempre una buona notizia perché, se da un lato è vero che per il trattamento dell’infezione da HIV abbiamo oggi a disposizione numerosi farmaci appartenenti a diverse classi, dall’altro a causa di diverse limitazioni quali interazioni con altri farmaci, profilo di resistenza, e problemi metabolici, l’armamentario terapeutico non è poi così ampio quanto vorremmo. Rispetto agli altri NNRTI, doravirina possiede una più alta barriera genetica ed un miglior profilo metabolico che la rendono una valida alternativa per molte tipologie di pazienti. La corretta gestione della comorbosità metabolica è divenuta una priorità nel management clinico-terapeutico del paziente con infezione da HIV e, considerando l’invecchiamento e la lunga attesa di vita di questi pazienti, rappresenta ormai un criterio basilare nella scelta della più appropriata terapia antiretrovirale. I farmaci con impatto metabolico meno marcato sono particolarmente indicati per il corretto trattamento dei pazienti con rischio di comorbosità e, tra di essi, doravirina sembra avere proprietà molto favorevoli, così come in termini di potenza ed efficacia terapeutica.
Clinical Cases N. 2 - 2020
Efficacia di raltegravir nello switch
I volumi rappresentano uno spaccato di “vita ambulatoriale” da cui emerge l’attenzione che il medico infettivologo ha nei confronti del paziente con infezione da HIV. Sembra banale ma la conoscenza laboratoristica e clinica del paziente è condizione necessaria per effettuare qualsiasi cambio di terapia antiretrovirale. Terapia antiretrovirale, che alla luce delle conoscenze attuali, deve durare per tutta la vita del paziente, e che deve essere ritagliata sulla base di diversi fattori, non solo la carica virale. Le differenze tra i singoli farmaci devono essere considerate quindi come il fattore aggiunto a nostra disposizione. Solo mantenendo un’attenzione molto alta nella cura della patologia da HIV possiamo mantenere il successo virologico ottenuto nel corso di questi anni di terapia antiretrovirale. Situazioni estreme come la pandemia da SARS-CoV-2 possono inficiare il raggiungimento degli obiettivi 90-90-90 ed ostacolare il raggiungimento del quarto ’90, parametro che rimane l’obiettivo primario degli infettivologi italiani. Raltegravir grazie al suo profilo di efficacia e tollerabilità, ma anche soprattutto con la nuova formulazione once daily, rimane un farmaco importante nella terapia antiretrovirale del nuovo decennio.
Clinical Cases N. 1 - 2020
La gestione del paziente HIV/HCV coinfetto
La gestione del cosiddetto paziente complesso rappresenta ancora oggi una delle sfide più impegnative che ogni terapeuta si trova ad affrontare. All’interno di questo gruppo di pazienti si riscontrano spesso storie di emarginazione, stigma, rifiuto o ritardo delle cure, bassa aderenza terapeutica e perdita al follow-up che rendono complicata una corretta gestione delle patologie associate. È esperienza condivisa per questi pazienti anche la gestione di trattamenti rapidamente interrotti, il più delle volte indipendentemente da motivazioni associate alla posologia ed alla tollerabilità dei nuovi antivirali ad azione diretta ma mossi solo da errati preconcetti. La scelta del trattamento antiretrovirale e della terapia eradicante pertanto può avere nel caso del paziente coinfetto alcune limitazioni guidate dalle potenziali interazioni e dalla minore tollerabilità attesa in questa tipologia di pazienti e continua a rappresentare uno dei principali snodi alla base del successo terapeutico sostenuto. La possibilità di poter disporre di farmaci antiretrovirali ed antivirali ad azione diretta nei confronti di HCV gravati da un basso numero di interazioni farmacologiche, di facile assunzione e ben tollerati rappresenta uno dei principali elementi alla base del successo terapeutico ottenuto nel percorso verso l’eradicazione dell’infezione da HCV nella popolazione HIV coinfetta.