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Dal Simposio ISS |
Verso percorsi terapeutici innovativi
per il paziente con infezione da HIV |
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Ageing, co-morbidità e patologie non-HIV correlate rendono estremamente complessa per l'infettivologo la gestione del paziente con infezione da HIV in termini di scelte terapeutiche: il ruolo delle linee guida dovrebbe essere quindi quello di dare dei riferimenti e degli orientamenti. |
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Dall’Expert Forum HIV di Roma, coordinato da Stefano Vella, Barbara Ensoli e Mauro Moroni, ci viene suggerito che proprio nelle diversità delle linee guida, e non tanto nelle contraddizioni che le dividono, trova spazio il "buonsenso" del medico, che analizzando i suoi pazienti caso per caso, utilizza le molecole con una maggiore flessibilità cosi da poter personalizzare al meglio la terapia antiretrovirale. |
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Negli anni più recenti si è trasformata la filosofia complessiva della clinica e della terapia di questa infezione, con una maggiore attenzione verso un approccio olistico e mirato alla qualità della vita dei pazienti; contemporaneamente, sono stati scoperti nuovi meccanismi patogenetici, sono state introdotte nuove classi di farmaci antiretrovirali, e sono stati pubblicati i risultati di importanti studi randomizzati e di coorte. |
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Dal punto di vista della strategie terapeutiche, ci si sta orientando verso un inizio precoce della terapia, alla luce dei numerosi studi che hanno dimostrato in modo inequivocabile la minore morbidità e mortalità da HIV nel tempo con una terapia iniziata a livelli di linfociti CD4 più elevati. Questo approccio, però, deve considerare la scoperta di nuovi meccanismi infiammatori alla base della patogenicità sistemica dell’HIV e dei nuovi quadri patologici “non-AIDS defining” connessi all’aumento dell’aspettativa di vita, che hanno spostato l’obiettivo globale della terapia antiretrovirale al di là della semplice ricostituzione del sistema immunitario o dell’abbattimento della carica virale. Sulla attuale possibilità di utilizzare un numero elevato di potenti e meglio tollerate combinazioni di farmaci, si basa la possibilità di “personalizzare” la terapia antiretrovirale, mettendo a punto percorsi terapeutici innovativi, che prevedono l’intensificazione e la semplificazione del trattamento. |
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Dal confronto sulle linee guida nasce e si apre un confronto più ampio, su presente e futuro della gestione del paziente sieropositivo, che vede impegnati i principali referenti clinici italiani. |
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Dalle sessioni scientifiche |
I messaggi per la pratica clinica |
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Sul versante epidemiologico, con la maggior sopravvivenza delle persone sieropositive è aumentato il numero di persone infette, oggi stimate in almeno 150.000. > continua |
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La spesa dei farmaci in ambito ospedaliero è aumentata dal 2008 al 2009, gli ARV hanno incrementato la spesa dell’11%, come seconda voce dopo gli antineopastici. La crescita a volumi degli ARV è inferiore a quella a valori ed è legata ad un cambiamento di mix tra molecole componenti, che favorisce terapie unitariamente più costose o formulazioni di singoli farmaci ARV più costose. |
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Quando iniziare la terapia? Partendo dalle raccomandazioni delle linee guida, gli esperti hanno identificato i pro ed i contro di un inizio precoce (a CD4 tra 350 e 500 cell/mm3). |
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> continua |
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Come iniziare? Tra le contraddizioni che dividono le due linee guida trovano AMPIO spazio il buon senso e l'esperienza clinica del medico. Entrambe le linee guida seguono lo stesso paradigma: il regime iniziale cART è tuttora rappresentato da 2 NRTI (backbone) + 3° farmaco (anchor drug), in quanto il più studiato in termini di efficacy, safety, convenience e durability. > continua |
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Lo switch nel paziente con HIV-RNA controllato: nei regimi di induzione è fondamentale considerare il recupero immunologico, impostando una terapia divergente guidata dall’eziopatogenesi. La convenience dei farmaci nel mantenimento va valutata su base individuale, la semplificazione della posologia deve essere associata alla valutazione delle esigenze terapeutiche individuali, è importante utilizzare molecole flessibili per nuovi approcci di mantenimento. > continua |
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Prevenzione e gestione delle comorbidità non AIDS-defining: nei pazienti con problematiche neurocognitive e neuropsichiatriche è importante definire i fattori predittivi, gli strumenti di indagine, i criteri di scelta di farmaci e regimi. |
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> continua |
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Come iniziare: approfondimenti |
Livelli di esposizione a ritonavir:
ruolo del PI rinforzato |
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"Da tempo, ha spiegato il professor Giovanni Di Perri, studi di farmacologia clinica hanno evidenziato una straordinaria proprietà di RTV nell'indurre l'aumento dell'esposizione farmacocinetica degli altri PIs, e sulla base di queste osservazioni, si è concretizzata la definitiva posizione di RTV non più come antiretrovirale ma appunto come booster, in grado di interferire sull'assorbimento (in aumento) e la clearance (in riduzione) degli altri PIs. La successiva dimostrazione che il farmaco potesse ottenere questi effetti metabolici a dosaggi molto inferiori rispetto a quelli inizialmente impiegati in clinica con finalità antiretrovirali, ha indicato in maniera definitiva la posizione terapeutica di RTV e le sue modalità d'impiego. > continua |
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Strategie di semplificazione |
Single agent HAART PI based nel paziente stabile:
razionali e modalità d’impiego |
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"L’avvento di farmaci potenti come gli inibitori della proteasi più moderni, associati al boost di ritonavir, spiega il professor Carlo Federico Perno, ha permesso di rivisitare il concetto di barriera genetica e di applicarlo al numero di mutazioni di cui il virus ha bisogno per sfuggire alla pressione farmacologica. Dalle conoscenze della replicazione di HIV e del modello matematico connesso agli elementi di dinamica virale, risulta impossibile che sussista, nell’archivio, un singolo genoma virale portatore di tutte e tre le mutazioni in grado di generare resistenza ad un’associazione di tre farmaci: sarebbero, infatti, richiesti più di 100 anni di continua replicazione virale per generare tale ceppo ipermutato. > continua |
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È online il nuovo web repository www.effetti.it/repository/EF_HIV2010 |
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Sono disponibili i materiali scientifici e le presentazioni: collegandovi, potete visualizzare e scaricare le presentazioni di abstract e slides delle Sessioni del programma scientifico, insieme ai Take home messages per la pratica clinica, alla letteratura di riferimento e alle newsletter di approfondimento. |
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