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Dalle sessioni scientifiche |
I messaggi per la pratica clinica |
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Con l’obiettivo della riduzione del rischio cardiovascolare, l’HIV va considerato un fattore di rischio cardiovascolare per sé, la replicazione virale non soppressa e mancato recupero dei CD4 sono anch’essi fattori di rischio cardiovascolare e, anche nel corso della terapia, non viene annullata completamente l’infiammazione/attivazione immunitaria causata da HIV. Riguardo alla tossicità degli inibitori della trascrittasi inversa, è importante valutare se sia organo-specifica, Farmaco-specifica o tempo-dipendente, considerando l’influenzadel terzo farmaco sulla potenziale tossicità degli N(n)RTI e cercando di definire marcatori più sensibili/specifici per la scelta degli N(n)RTI ottimali. In tema di immunodepressione e comorbidità non “AIDS defining”, è emerso che, nonostante la HAART, spesso l’immunoricostituzione è insufficiente. Bassi livelli di CD4 sono associati ad alti livelli di attivazione, traslocazione microbica e difetti di proliferazione. Un’immunoricostituzione insufficiente può essere predittiva di “HIV related and non related events”, Il decorso clinico suggerisce di iniziare HAART a conte di CD4 più elevate (da <350 a <500 cell/mL). |
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