Lo studio multicentrico di coorte Mpox-Icona, realizzato nell’ambito della rete clinica italiana di coorte naive agli antiretrovirali (ICONA), ha arruolato 541 pazienti con diagnosi di mpox confermata in laboratorio per esplorare i fattori associati alla gravità dell'infezione e la loro associazione con la carica virale (valore Ct di MPXV) nei fluidi corporei, valutare i fattori predittivi della durata dell'infezione, analizzare la cinetica dei marcatori infiammatori e descrivere il rilevamento del DNA virale nei fluidi corporei dopo la guarigione clinica.
La razza caucasica e la presentazione con febbre, mal di gola, linfoadenopatia e lesioni peri-anali sembrano predire l’evoluzione grave della malattia. Inoltre, elevati valori di Ct del tratto respiratorio superiore (surrogato della carica virale) nella prima settimana di infezione sono risultati un possibile fattore predittivo di infezione grave anche tra i soggetti che non presentano lesioni cutanee. Fattori predittivi di infezione prolungata sono stati il coinvolgimento delle mucose, l'eruzione cutanea diffusa e l'infezione da HIV avanzata.
“L’associazione diretta tra i valori di Ct del tratto respiratorio superiore e gravità – chiarisce il professor Andrea Antinori dell’INMI Lazzaro Spallanzani IRCCS di Roma – ne suggerisce il potenziale utilizzo come strumento di laboratorio, in aggiunta ai fattori clinici predittivi noti, per la gestione precoce dei casi e per identificare le persone a rischio di malattia grave, facilitando così l’inizio tempestivo del trattamento antivirale e l’ospedalizzazione, soprattutto nei soggetti più vulnerabili come le persone con infezione da HIV avanzata”.
https://www.sciencedirect.com/science/
Lo studio multicentrico di coorte Mpox-Icona, realizzato nell’ambito della rete clinica italiana di coorte naive agli antiretrovirali (ICONA), ha arruolato 541 pazienti con diagnosi di mpox confermata in laboratorio per esplorare i fattori associati alla gravità dell'infezione e la loro associazione con la carica virale (valore Ct di MPXV) nei fluidi corporei, valutare i fattori predittivi della durata dell'infezione, analizzare la cinetica dei marcatori infiammatori e descrivere il rilevamento del DNA virale nei fluidi corporei dopo la guarigione clinica.
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Lo studio multicentrico di coorte Mpox-Icona, realizzato nell’ambito della rete clinica italiana di coorte naive agli antiretrovirali (ICONA), ha arruolato 541 pazienti con diagnosi di mpox confermata in laboratorio per esplorare i fattori associati alla gravità dell'infezione e la loro associazione con la carica virale (valore Ct di MPXV) nei fluidi corporei, valutare i fattori predittivi della durata dell'infezione, analizzare la cinetica dei marcatori infiammatori e descrivere il rilevamento del DNA virale nei fluidi corporei dopo la guarigione clinica.
La razza caucasica e la presentazione con febbre, mal di gola, linfoadenopatia e lesioni peri-anali sembrano predire l’evoluzione grave della malattia. Inoltre, elevati valori di Ct del tratto respiratorio superiore (surrogato della carica virale) nella prima settimana di infezione sono risultati un possibile fattore predittivo di infezione grave anche tra i soggetti che non presentano lesioni cutanee. Fattori predittivi di infezione prolungata sono stati il coinvolgimento delle mucose, l'eruzione cutanea diffusa e l'infezione da HIV avanzata.
“L’associazione diretta tra i valori di Ct del tratto respiratorio superiore e gravità – chiarisce il professor Andrea Antinori dell’INMI Lazzaro Spallanzani IRCCS di Roma – ne suggerisce il potenziale utilizzo come strumento di laboratorio, in aggiunta ai fattori clinici predittivi noti, per la gestione precoce dei casi e per identificare le persone a rischio di malattia grave, facilitando così l’inizio tempestivo del trattamento antivirale e l’ospedalizzazione, soprattutto nei soggetti più vulnerabili come le persone con infezione da HIV avanzata”.
https://www.sciencedirect.com/science/
Lo studio multicentrico di coorte Mpox-Icona, realizzato nell’ambito della rete clinica italiana di coorte naive agli antiretrovirali (ICONA), ha arruolato 541 pazienti con diagnosi di mpox confermata in laboratorio per esplorare i fattori associati alla gravità dell'infezione e la loro associazione con la carica virale (valore Ct di MPXV) nei fluidi corporei, valutare i fattori predittivi della durata dell'infezione, analizzare la cinetica dei marcatori infiammatori e descrivere il rilevamento del DNA virale nei fluidi corporei dopo la guarigione clinica.
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