Secondo uno studio pubblicato su Eurosurveillance, la Svezia ha raggiunto un traguardo storico, centrando, primo paese al mondo, obiettivo 95-95-95. Lo studio si basa sui dati della coorte nazionale HIV istituita nel 2003, che include il 99% di tutte le persone che hanno ricevuto diagnosi di HIV in Svezia. Secondo gli autori, l’obiettivo è stato raggiunto nel 2022 con il 96% di PWH diagnosticate, di cui il 99% era in trattamento antivirale e il 98% virologicamente soppresso, nonostante un aumento di nuove diagnosi nel periodo 2021-22, probabilmente dovuto anche alla revoca delle restrizioni per Covid e all’arrivo di rifugiati dall’Ucraina.
Utilizzando un nuovo modello matematico che stima il tempo effettivo dall'infezione per le PWH diagnosticate, il numero annuale di nuove acquisizioni di HIV in Svezia si è ridotto dopo il 2014 così come la quota PWH non diagnosticate si è dimezzata dal 2006. I risultati evidenziano l’efficacia degli interventi di prevenzione e diagnosi, soprattutto in PWID e MSM, e sostengono il mantenimento di misure preventive, come i programmi di scambio di aghi e la PrEP proposti con l'accesso ai test.
https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2024.29.42.2400058
Secondo uno studio pubblicato su Eurosurveillance, la Svezia ha raggiunto un traguardo storico, centrando, primo paese al mondo, obiettivo 95-95-95. Lo studio si basa sui dati della coorte nazionale HIV istituita nel 2003, che include il 99% di tutte le persone che hanno ricevuto diagnosi di HIV in Svezia. Secondo gli autori, l’obiettivo è stato raggiunto nel 2022 con il 96% di PWH diagnosticate, di cui il 99% era in trattamento antivirale e il 98% virologicamente soppresso, nonostante un aumento di nuove diagnosi nel periodo 2021-22, probabilmente dovuto anche alla revoca delle restrizioni per Covid e all’arrivo di rifugiati dall’Ucraina.
Utilizzando un nuovo modello matematico che stima il tempo effettivo dall'infezione per le PWH diagnosticate, il numero annuale di nuove acquisizioni di HIV in Svezia si è ridotto dopo il 2014 così come la quota PWH non diagnosticate si è dimezzata dal 2006. I risultati evidenziano l’efficacia degli interventi di prevenzione e diagnosi, soprattutto in PWID e MSM, e sostengono il mantenimento di misure preventive, come i programmi di scambio di aghi e la PrEP proposti con l'accesso ai test.
https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2024.29.42.2400058
Secondo uno studio pubblicato su Eurosurveillance, la Svezia ha raggiunto un traguardo storico, centrando, primo paese al mondo, obiettivo 95-95-95. Lo studio si basa sui dati della coorte nazionale HIV istituita nel 2003, che include il 99% di tutte le persone che hanno ricevuto diagnosi di HIV in Svezia. Secondo gli autori, l’obiettivo è stato raggiunto nel 2022 con il 96% di PWH diagnosticate, di cui il 99% era in trattamento antivirale e il 98% virologicamente soppresso, nonostante un aumento di nuove diagnosi nel periodo 2021-22, probabilmente dovuto anche alla revoca delle restrizioni per Covid e all’arrivo di rifugiati dall’Ucraina.
Utilizzando un nuovo modello matematico che stima il tempo effettivo dall'infezione per le PWH diagnosticate, il numero annuale di nuove acquisizioni di HIV in Svezia si è ridotto dopo il 2014 così come la quota PWH non diagnosticate si è dimezzata dal 2006. I risultati evidenziano l’efficacia degli interventi di prevenzione e diagnosi, soprattutto in PWID e MSM, e sostengono il mantenimento di misure preventive, come i programmi di scambio di aghi e la PrEP proposti con l'accesso ai test.
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Utilizzando un nuovo modello matematico che stima il tempo effettivo dall'infezione per le PWH diagnosticate, il numero annuale di nuove acquisizioni di HIV in Svezia si è ridotto dopo il 2014 così come la quota PWH non diagnosticate si è dimezzata dal 2006. I risultati evidenziano l’efficacia degli interventi di prevenzione e diagnosi, soprattutto in PWID e MSM, e sostengono il mantenimento di misure preventive, come i programmi di scambio di aghi e la PrEP proposti con l'accesso ai test.
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https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2024.29.42.2400058
Secondo uno studio pubblicato su Eurosurveillance, la Svezia ha raggiunto un traguardo storico, centrando, primo paese al mondo, obiettivo 95-95-95. Lo studio si basa sui dati della coorte nazionale HIV istituita nel 2003, che include il 99% di tutte le persone che hanno ricevuto diagnosi di HIV in Svezia. Secondo gli autori, l’obiettivo è stato raggiunto nel 2022 con il 96% di PWH diagnosticate, di cui il 99% era in trattamento antivirale e il 98% virologicamente soppresso, nonostante un aumento di nuove diagnosi nel periodo 2021-22, probabilmente dovuto anche alla revoca delle restrizioni per Covid e all’arrivo di rifugiati dall’Ucraina.
Utilizzando un nuovo modello matematico che stima il tempo effettivo dall'infezione per le PWH diagnosticate, il numero annuale di nuove acquisizioni di HIV in Svezia si è ridotto dopo il 2014 così come la quota PWH non diagnosticate si è dimezzata dal 2006. I risultati evidenziano l’efficacia degli interventi di prevenzione e diagnosi, soprattutto in PWID e MSM, e sostengono il mantenimento di misure preventive, come i programmi di scambio di aghi e la PrEP proposti con l'accesso ai test.
https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2024.29.42.2400058
Secondo uno studio pubblicato su Eurosurveillance, la Svezia ha raggiunto un traguardo storico, centrando, primo paese al mondo, obiettivo 95-95-95. Lo studio si basa sui dati della coorte nazionale HIV istituita nel 2003, che include il 99% di tutte le persone che hanno ricevuto diagnosi di HIV in Svezia. Secondo gli autori, l’obiettivo è stato raggiunto nel 2022 con il 96% di PWH diagnosticate, di cui il 99% era in trattamento antivirale e il 98% virologicamente soppresso, nonostante un aumento di nuove diagnosi nel periodo 2021-22, probabilmente dovuto anche alla revoca delle restrizioni per Covid e all’arrivo di rifugiati dall’Ucraina.
Utilizzando un nuovo modello matematico che stima il tempo effettivo dall'infezione per le PWH diagnosticate, il numero annuale di nuove acquisizioni di HIV in Svezia si è ridotto dopo il 2014 così come la quota PWH non diagnosticate si è dimezzata dal 2006. I risultati evidenziano l’efficacia degli interventi di prevenzione e diagnosi, soprattutto in PWID e MSM, e sostengono il mantenimento di misure preventive, come i programmi di scambio di aghi e la PrEP proposti con l'accesso ai test.
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Secondo uno studio pubblicato su Eurosurveillance, la Svezia ha raggiunto un traguardo storico, centrando, primo paese al mondo, obiettivo 95-95-95. Lo studio si basa sui dati della coorte nazionale HIV istituita nel 2003, che include il 99% di tutte le persone che hanno ricevuto diagnosi di HIV in Svezia. Secondo gli autori, l’obiettivo è stato raggiunto nel 2022 con il 96% di PWH diagnosticate, di cui il 99% era in trattamento antivirale e il 98% virologicamente soppresso, nonostante un aumento di nuove diagnosi nel periodo 2021-22, probabilmente dovuto anche alla revoca delle restrizioni per Covid e all’arrivo di rifugiati dall’Ucraina.
Utilizzando un nuovo modello matematico che stima il tempo effettivo dall'infezione per le PWH diagnosticate, il numero annuale di nuove acquisizioni di HIV in Svezia si è ridotto dopo il 2014 così come la quota PWH non diagnosticate si è dimezzata dal 2006. I risultati evidenziano l’efficacia degli interventi di prevenzione e diagnosi, soprattutto in PWID e MSM, e sostengono il mantenimento di misure preventive, come i programmi di scambio di aghi e la PrEP proposti con l'accesso ai test.
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Utilizzando un nuovo modello matematico che stima il tempo effettivo dall'infezione per le PWH diagnosticate, il numero annuale di nuove acquisizioni di HIV in Svezia si è ridotto dopo il 2014 così come la quota PWH non diagnosticate si è dimezzata dal 2006. I risultati evidenziano l’efficacia degli interventi di prevenzione e diagnosi, soprattutto in PWID e MSM, e sostengono il mantenimento di misure preventive, come i programmi di scambio di aghi e la PrEP proposti con l'accesso ai test.
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Secondo uno studio pubblicato su Eurosurveillance, la Svezia ha raggiunto un traguardo storico, centrando, primo paese al mondo, obiettivo 95-95-95. Lo studio si basa sui dati della coorte nazionale HIV istituita nel 2003, che include il 99% di tutte le persone che hanno ricevuto diagnosi di HIV in Svezia. Secondo gli autori, l’obiettivo è stato raggiunto nel 2022 con il 96% di PWH diagnosticate, di cui il 99% era in trattamento antivirale e il 98% virologicamente soppresso, nonostante un aumento di nuove diagnosi nel periodo 2021-22, probabilmente dovuto anche alla revoca delle restrizioni per Covid e all’arrivo di rifugiati dall’Ucraina.
Utilizzando un nuovo modello matematico che stima il tempo effettivo dall'infezione per le PWH diagnosticate, il numero annuale di nuove acquisizioni di HIV in Svezia si è ridotto dopo il 2014 così come la quota PWH non diagnosticate si è dimezzata dal 2006. I risultati evidenziano l’efficacia degli interventi di prevenzione e diagnosi, soprattutto in PWID e MSM, e sostengono il mantenimento di misure preventive, come i programmi di scambio di aghi e la PrEP proposti con l'accesso ai test.
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Utilizzando un nuovo modello matematico che stima il tempo effettivo dall'infezione per le PWH diagnosticate, il numero annuale di nuove acquisizioni di HIV in Svezia si è ridotto dopo il 2014 così come la quota PWH non diagnosticate si è dimezzata dal 2006. I risultati evidenziano l’efficacia degli interventi di prevenzione e diagnosi, soprattutto in PWID e MSM, e sostengono il mantenimento di misure preventive, come i programmi di scambio di aghi e la PrEP proposti con l'accesso ai test.
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