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Epatite E cronica: esito della gara tra virus e sistema...

Secondo uno studio tedesco comparso su nature communications, il...

Secondo uno studio tedesco comparso su nature communications, il decorso cronico dell’epatite E risulterebbe dalla capacità del virus di incorporare l’RNA dell’ospite prima che il sistema immunitario sia in grado di controllare l’infezione. A queste conclusioni gli Autori sono arrivati dopo aver analizzato tutte le popolazioni virali da campioni di siero di un paziente in fallimento terapeutico con ribavirina. HEV presenta una regione ipervariabile molto eterogenea, capace di tollerare importanti riarrangiamenti genomici e di incorporare sequenze di DNA delle cellule ospiti. Esaminando oltre 180 sequenze nel corso di un anno di osservazione, sono stati infatti identificati frammenti di sequenza non descritti in precedenza, dimostrando come la composizione della regione ipervariabile fosse notevolmente cambiata durante il periodo di osservazione. L’inserimento dell’RNA dell’ospite nel virus influenza positivamente la replicazione virale e, secondo gli Autori, sarebbe in parte responsabile della cronicizzazione dell’epatite E.

https://www.nature.com/articles/s41467-024-49219-8

Secondo uno studio tedesco comparso su nature communications, il decorso cronico dell’epatite E risulterebbe dalla capacità del virus di incorporare l’RNA dell’ospite prima che il sistema immunitario sia in grado di controllare l’infezione. A queste conclusioni gli Autori sono arrivati dopo aver analizzato tutte le popolazioni virali da campioni di siero di un paziente in fallimento terapeutico con ribavirina. HEV presenta una regione ipervariabile molto eterogenea, capace di tollerare importanti riarrangiamenti genomici e di incorporare sequenze di DNA delle cellule ospiti. Esaminando oltre 180 sequenze nel corso di un anno di osservazione, sono stati infatti identificati frammenti di sequenza non descritti in precedenza, dimostrando come la composizione della regione ipervariabile fosse notevolmente cambiata durante il periodo di osservazione. L’inserimento dell’RNA dell’ospite nel virus influenza positivamente la replicazione virale e, secondo gli Autori, sarebbe in parte responsabile della cronicizzazione dell’epatite E.

https://www.nature.com/articles/s41467-024-49219-8

Secondo uno studio tedesco comparso su nature communications, il decorso cronico dell’epatite E risulterebbe dalla capacità del virus di incorporare l’RNA dell’ospite prima che il sistema immunitario sia in grado di controllare l’infezione. A queste conclusioni gli Autori sono arrivati dopo aver analizzato tutte le popolazioni virali da campioni di siero di un paziente in fallimento terapeutico con ribavirina. HEV presenta una regione ipervariabile molto eterogenea, capace di tollerare importanti riarrangiamenti genomici e di incorporare sequenze di DNA delle cellule ospiti. Esaminando oltre 180 sequenze nel corso di un anno di osservazione, sono stati infatti identificati frammenti di sequenza non descritti in precedenza, dimostrando come la composizione della regione ipervariabile fosse notevolmente cambiata durante il periodo di osservazione. L’inserimento dell’RNA dell’ospite nel virus influenza positivamente la replicazione virale e, secondo gli Autori, sarebbe in parte responsabile della cronicizzazione dell’epatite E.

https://www.nature.com/articles/s41467-024-49219-8

Secondo uno studio tedesco comparso su nature communications, il decorso cronico dell’epatite E risulterebbe dalla capacità del virus di incorporare l’RNA dell’ospite prima che il sistema immunitario sia in grado di controllare l’infezione. A queste conclusioni gli Autori sono arrivati dopo aver analizzato tutte le popolazioni virali da campioni di siero di un paziente in fallimento terapeutico con ribavirina. HEV presenta una regione ipervariabile molto eterogenea, capace di tollerare importanti riarrangiamenti genomici e di incorporare sequenze di DNA delle cellule ospiti. Esaminando oltre 180 sequenze nel corso di un anno di osservazione, sono stati infatti identificati frammenti di sequenza non descritti in precedenza, dimostrando come la composizione della regione ipervariabile fosse notevolmente cambiata durante il periodo di osservazione. L’inserimento dell’RNA dell’ospite nel virus influenza positivamente la replicazione virale e, secondo gli Autori, sarebbe in parte responsabile della cronicizzazione dell’epatite E.

https://www.nature.com/articles/s41467-024-49219-8

Secondo uno studio tedesco comparso su nature communications, il decorso cronico dell’epatite E risulterebbe dalla capacità del virus di incorporare l’RNA dell’ospite prima che il sistema immunitario sia in grado di controllare l’infezione. A queste conclusioni gli Autori sono arrivati dopo aver analizzato tutte le popolazioni virali da campioni di siero di un paziente in fallimento terapeutico con ribavirina. HEV presenta una regione ipervariabile molto eterogenea, capace di tollerare importanti riarrangiamenti genomici e di incorporare sequenze di DNA delle cellule ospiti. Esaminando oltre 180 sequenze nel corso di un anno di osservazione, sono stati infatti identificati frammenti di sequenza non descritti in precedenza, dimostrando come la composizione della regione ipervariabile fosse notevolmente cambiata durante il periodo di osservazione. L’inserimento dell’RNA dell’ospite nel virus influenza positivamente la replicazione virale e, secondo gli Autori, sarebbe in parte responsabile della cronicizzazione dell’epatite E.

https://www.nature.com/articles/s41467-024-49219-8

Secondo uno studio tedesco comparso su nature communications, il decorso cronico dell’epatite E risulterebbe dalla capacità del virus di incorporare l’RNA dell’ospite prima che il sistema immunitario sia in grado di controllare l’infezione. A queste conclusioni gli Autori sono arrivati dopo aver analizzato tutte le popolazioni virali da campioni di siero di un paziente in fallimento terapeutico con ribavirina. HEV presenta una regione ipervariabile molto eterogenea, capace di tollerare importanti riarrangiamenti genomici e di incorporare sequenze di DNA delle cellule ospiti. Esaminando oltre 180 sequenze nel corso di un anno di osservazione, sono stati infatti identificati frammenti di sequenza non descritti in precedenza, dimostrando come la composizione della regione ipervariabile fosse notevolmente cambiata durante il periodo di osservazione. L’inserimento dell’RNA dell’ospite nel virus influenza positivamente la replicazione virale e, secondo gli Autori, sarebbe in parte responsabile della cronicizzazione dell’epatite E.

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Secondo uno studio tedesco comparso su nature communications, il decorso cronico dell’epatite E risulterebbe dalla capacità del virus di incorporare l’RNA dell’ospite prima che il sistema immunitario sia in grado di controllare l’infezione. A queste conclusioni gli Autori sono arrivati dopo aver analizzato tutte le popolazioni virali da campioni di siero di un paziente in fallimento terapeutico con ribavirina. HEV presenta una regione ipervariabile molto eterogenea, capace di tollerare importanti riarrangiamenti genomici e di incorporare sequenze di DNA delle cellule ospiti. Esaminando oltre 180 sequenze nel corso di un anno di osservazione, sono stati infatti identificati frammenti di sequenza non descritti in precedenza, dimostrando come la composizione della regione ipervariabile fosse notevolmente cambiata durante il periodo di osservazione. L’inserimento dell’RNA dell’ospite nel virus influenza positivamente la replicazione virale e, secondo gli Autori, sarebbe in parte responsabile della cronicizzazione dell’epatite E.

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Secondo uno studio tedesco comparso su nature communications, il decorso cronico dell’epatite E risulterebbe dalla capacità del virus di incorporare l’RNA dell’ospite prima che il sistema immunitario sia in grado di controllare l’infezione. A queste conclusioni gli Autori sono arrivati dopo aver analizzato tutte le popolazioni virali da campioni di siero di un paziente in fallimento terapeutico con ribavirina. HEV presenta una regione ipervariabile molto eterogenea, capace di tollerare importanti riarrangiamenti genomici e di incorporare sequenze di DNA delle cellule ospiti. Esaminando oltre 180 sequenze nel corso di un anno di osservazione, sono stati infatti identificati frammenti di sequenza non descritti in precedenza, dimostrando come la composizione della regione ipervariabile fosse notevolmente cambiata durante il periodo di osservazione. L’inserimento dell’RNA dell’ospite nel virus influenza positivamente la replicazione virale e, secondo gli Autori, sarebbe in parte responsabile della cronicizzazione dell’epatite E.

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Secondo uno studio tedesco comparso su nature communications, il decorso cronico dell’epatite E risulterebbe dalla capacità del virus di incorporare l’RNA dell’ospite prima che il sistema immunitario sia in grado di controllare l’infezione. A queste conclusioni gli Autori sono arrivati dopo aver analizzato tutte le popolazioni virali da campioni di siero di un paziente in fallimento terapeutico con ribavirina. HEV presenta una regione ipervariabile molto eterogenea, capace di tollerare importanti riarrangiamenti genomici e di incorporare sequenze di DNA delle cellule ospiti. Esaminando oltre 180 sequenze nel corso di un anno di osservazione, sono stati infatti identificati frammenti di sequenza non descritti in precedenza, dimostrando come la composizione della regione ipervariabile fosse notevolmente cambiata durante il periodo di osservazione. L’inserimento dell’RNA dell’ospite nel virus influenza positivamente la replicazione virale e, secondo gli Autori, sarebbe in parte responsabile della cronicizzazione dell’epatite E.

https://www.nature.com/articles/s41467-024-49219-8

Secondo uno studio tedesco comparso su nature communications, il decorso cronico dell’epatite E risulterebbe dalla capacità del virus di incorporare l’RNA dell’ospite prima che il sistema immunitario sia in grado di controllare l’infezione. A queste conclusioni gli Autori sono arrivati dopo aver analizzato tutte le popolazioni virali da campioni di siero di un paziente in fallimento terapeutico con ribavirina. HEV presenta una regione ipervariabile molto eterogenea, capace di tollerare importanti riarrangiamenti genomici e di incorporare sequenze di DNA delle cellule ospiti. Esaminando oltre 180 sequenze nel corso di un anno di osservazione, sono stati infatti identificati frammenti di sequenza non descritti in precedenza, dimostrando come la composizione della regione ipervariabile fosse notevolmente cambiata durante il periodo di osservazione. L’inserimento dell’RNA dell’ospite nel virus influenza positivamente la replicazione virale e, secondo gli Autori, sarebbe in parte responsabile della cronicizzazione dell’epatite E.

https://www.nature.com/articles/s41467-024-49219-8

Secondo uno studio tedesco comparso su nature communications, il decorso cronico dell’epatite E risulterebbe dalla capacità del virus di incorporare l’RNA dell’ospite prima che il sistema immunitario sia in grado di controllare l’infezione. A queste conclusioni gli Autori sono arrivati dopo aver analizzato tutte le popolazioni virali da campioni di siero di un paziente in fallimento terapeutico con ribavirina. HEV presenta una regione ipervariabile molto eterogenea, capace di tollerare importanti riarrangiamenti genomici e di incorporare sequenze di DNA delle cellule ospiti. Esaminando oltre 180 sequenze nel corso di un anno di osservazione, sono stati infatti identificati frammenti di sequenza non descritti in precedenza, dimostrando come la composizione della regione ipervariabile fosse notevolmente cambiata durante il periodo di osservazione. L’inserimento dell’RNA dell’ospite nel virus influenza positivamente la replicazione virale e, secondo gli Autori, sarebbe in parte responsabile della cronicizzazione dell’epatite E.

https://www.nature.com/articles/s41467-024-49219-8

Epatite E cronica: esito della gara tra virus e sistema immunitario

Secondo uno studio tedesco comparso su nature communications, il decorso cronico dell’epatite E risulterebbe dalla capacità del virus di incorporare l’RNA dell’ospite prima che il sistema immunitario sia in grado di controllare l’infezione. A queste conclusioni gli Autori sono arrivati dopo aver analizzato tutte le popolazioni virali da campioni di siero di un paziente in fallimento terapeutico con ribavirina. HEV presenta una regione ipervariabile molto eterogenea, capace di tollerare importanti riarrangiamenti genomici e di incorporare sequenze di DNA delle cellule ospiti. Esaminando oltre 180 sequenze nel corso di un anno di osservazione, sono stati infatti identificati frammenti di sequenza non descritti in precedenza, dimostrando come la composizione della regione ipervariabile fosse notevolmente cambiata durante il periodo di osservazione. L’inserimento dell’RNA dell’ospite nel virus influenza positivamente la replicazione virale e, secondo gli Autori, sarebbe in parte responsabile della cronicizzazione dell’epatite E.

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