Il vaccino è efficace contro l’HPV anale anche tra i meno giovani. Vaccine Effectiveness Against Anal HPV Among Men Who Have Sex With Men Aged 18–45 Years Attending Sexual Health Clinics in 3 United States Cities, 2018–2023. De Sisto C, et al. J Infect Dis. 2024 https://doi.org/10.1093/infdis/jiae394.
Studio multicentrico condotto in 2802 MSM HIV- tra i 18 e 45 anni di età. Obiettivo dello studio: valutare l’efficacia della vaccinazione anti-HPV (VE), misurata come differenza tra la prevalenza al momento della vaccinazione e durante il follow-up (2018-2023)
Indipendentemente dal tipo di vaccino somministrato, complessivamente nella popolazione 18-26 anni la VE è pari al 20%. Tuttavia nei soggetti a cui la vaccinazione viene praticata prima dei 18 anni, la riduzione di prevalenza di HPV è superiore all’80%. Il dato più importante dello studio, tuttavia, è forse rappresentato dal fatto che, anche nella fascia di età 27-45, la riduzione della prevalenza di HPV è pari al 21% complessivamente e sale al 32% per quanti si vaccinano prima dei 26 anni di età.
Tirzepatide in pazienti con MASH e fibrosi da moderata a grave. Tirzepatide for Metabolic Dysfunction–Associated Steatohepatitis with Liver Fibrosis. Loomba R, et al. N Engl J Med. 2024. doi: 10.1056/NEJMoa2401943.
In uno studio di fase 2, 157 pazienti con steatoepatite associata a disfunzione metabolica (MASH) e fibrosi moderata o grave sono stati randomizzati a ricevere una volta alla settimana per 52 settimane tre diverse dosi di tirzepatide (polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente e agonista del recettore GLP-1) contro un gruppo trattato con placebo. La terapia con tirzepatide (5, 10 e 15 mg) alla settimana è risultata efficace nel risolvere la MASH senza peggioramento della fibrosi, rispettivamente, nel 44%, 56% e 62% dei casi trattati contro il 10% di placebo. Gli effetti collaterali più frequenti sono stati di tipo gastrointestinale, tuttavia lievi o moderati.
Aspergillosi invasiva, la micosi sistemica più diffusa a livello mondiale anche al di fuori dei casi di coinfezione COVID 19. Global incidence and mortality of severe fungal disease. Denning DW. Lancet Infect Dis 2024; 24: e428–38.
Sulla base di una analisi statistica sofisticata sui dati di 85 pubblicazioni sulle stime nazionali di incidenza e mortalità in diverse categorie di pazienti, con copertura stimata del 90% della popolazione mondiale, risultano ogni anno oltre 6.5 milioni di casi di micosi sistemica con 68% di mortalità complessiva (38% la mortalità direttamente attribuibile alla infezione fungina).
La aspergillosi invasiva (a decorso acuto-subacuto) ha interessato il 32% dei casi con mortalità cruda annuale pari all’85%, a seguire la aspergillosi cronica (28%, con 18% mortalità) e solo terza la candidosi invasiva+/-candidemia (23%, con 64% mortalità).
Epidemia da MPOX 1: la valutazione del rischio dell’ECDC per i paesi europei. European centre for Disease Prevention and Control. DOI: 10.2900/087147.
Dopo la pandemia da MPOX II del 2022 che ha coinvolto in modo quasi esclusivo soggetti MSM, dalla fine del 2023 si è osservata un’allarmante crescita di casi di infezione da MPOX I a/b che ha interessato prevalentemente il Congo (DRC), ma che si è estesa in modo preoccupante ai paesi adiacenti dove la malattia non era endemica. Le ragioni di questa nuova ondata epidemica, non sono state competamente chiarite, allo stesso modo rimangono incertezze sulle modalità di contagio, così come sulla gravità dei casi (classicamente la malattia da clade I è sempre stata descritta come maggiormente aggressiva). L’infezione da clade Ib colpisce prevalentemente giovani adulti. Alcuni Autori hanno descritto in un numero rilevante un contagio per via sessuale che tuttavia non giustifica la totalità dei casi. Sicuramente una trasmissione per contatto stretto, come in ambito sanitario è provata.
L’infezione da clade Ia, è più comune nei bambini. In DRC la mortalità per malattia da MPOX nell’82% dei casi colpisce ragazzi <15 anni. Anche le ragioni dell’ondata epidemica da clade Ia non sono completamente definite.
Il 14/8/24 l’OMS ha dichiarato l’infezione da MPOX I un’emergenza sanitaria di rilevanza internazionale. Il 15/8 è stato diagnosticato un caso in un cittadino svedese al rientro da un viaggio in area epidemica. Il 18/10 è stato segnalato un secondo caso in un cittadino tedesco sempre al rientro da un viaggio. In nessuno dei due casi l’esposizione non sembra essere di natura sessuale. Il rischio per i viaggiatori UE, che abbiano contatti stretti con la popolazione locale nelle aree epidemiche, è considerato moderato-alto. Diversamente la probabilità di diffusione di MPOX I in UE al momento è considerata bassa.