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La selezione di articoli della letteratura scientifica per un...

N.2 2024
Notizie flash
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a cura del Comitato di Redazione

La selezione di articoli della letteratura scientifica per un aggiornamento sulle tematiche di interesse infettivologico

 

Infezioni gravi da GRAM negativi: il documento di SIMIT e della francese SPILF

Treatment of infections caused by multidrug-resistant Gram-negative bacilli: a practical approach by the Italian (SIMIT) and French (SPILF) Societies of Infectious Diseases.Meschiari M, et al. Int J Antimicrob Agents. 2024. doi: 10.1016/j.ijantimicag.2024.107186. Online ahead of print.

Esperti delle società nazionali italiana (SIMIT) e francese (SPILF) di Malattie Infettive hanno stilato un utile documento che sancisce una serie di terapie ottimali per infezioni gravi da bacilli Gram negativi multiresistenti agli antibiotici sulla base di recenti evidenze scientifiche. Tra queste, alcune opzioni carbapenem sparing, quali cefepime per infezioni gravi da Enterobacterales produttori di β-lattamasi AmpC; β-lactamici/β-lactamasi inibitori attivi in vitro +/- fosfomicina, o cefiderocol per Pseudomonas aeruginosa resistente a ceftolozane-tazobactam; piperacillinatazobactam (se MIC≤8 mg/L) in alta dose e infusione continua, ceftolozane-tazobactam o ceftazidime-avibactam per Enterobacterales ESBL-produttore.

 

Doxy-PEP, i risultati degli studi di profilassi farmacologica nelle STI.

Filling in the Gaps: Updates on Doxycycline Prophylaxis for Bacterial Sexually Transmitted Infections. Aniruddha Hazra, et al. Clin Infect Dis. 2024. doi: 10.1093/cid/ciae062

Con l'obiettivo di contrastare il costante incremento di STI degli ultimi anni, sono stati condotti numerosi studi di profilassi farmacologica, post-esposizione sessuale a rischio. La maggior parte degli interventi ha previsto la somministrazione di doxiciclina 200 mg in singola dose, entro 24-72 ore dal rapporto. Complessivamente con Doxy-PEP, si è osservata una riduzione di circa l'80% delle nuove diagnosi di sifilide e Chlamydia e di circa il 55% delle diagnosi di Neisseria. La minore efficacia nella prevenzione delle infezioni da Neisseria è stata ricondotta a una prevalenza globale di resistenza a doxiciclina del 10-20%. In alcuni studi si è osservato un incremento analogo di ceppi resistenti in presenza di colonizzazione da Staphilococcus aureus. Non sono state osservate emergenze rilevanti di resistenza nei confronti di altri colonizzanti/commensali. Numerose agenzie internazionali hanno emanato linee guida rispetto a Doxy-PEP: Australasian (ASHM), consider; British (UKHSA) not recommended; EACS, consider; German (DSTIG), consider; IAS-USA, consider; CDC, consider; National Coalition of STD Directors, recommended.

 

FDA: processo di revisione preferenziale per bepirovirsen per il potenziale controllo di HBV.

Efficacy and Safety of Bepirovirsen in Chronic Hepatitis B Infection. Yuen MF, et al. New Engl J Med. 2022. doi: 10.1056/NEJMoa2210027

Bepirovirsen (BP), oligonucleotide antisense che interagisce con tutti gli RNA messaggeri dell’HBV, somministrato a portatori di HBsAg positivi per HBV-DNA per 24 settimane alla dose di 300mg da solo o seguito da dose ridotta di 150mg o placebo, ha indotto nel 9% negatività dell’HBsAg e dell'HBV-DNA, che si è mantenuta per le successive 24 settimane dopo la sospensione della terapia senza l’aggiunta di altri antivirali, a fronte della persistenza dei due marcatori virali nel gruppo placebo. Eventi avversi rappresentati da febbre, astenia, aumento delle ALT sono stati più frequenti nel gruppo trattato con BP che nei controlli. La terapia con BP può aprire la strada alla cura funzionale dell’infezione da HBV.

 

Per una migliore comprensione delle infezioni da Enterobacterales carbapenemasi produttori.

Epidemiological and clinical characterization of community, healthcare-associated and nosocomial colonization and infection due to carbapenemase-producing Klebsiella pneumoniae and Escherichia coli in Spain. Salamanca-Rivera E, et al.Infection. 2024 doi: 10.1007/s15010-024-02267-0. Online ahead of print

Le infezioni da Enterobacterales carbapenemasi produttori (CP-E) ad acquisizione non nosocomiale sono relativamente frequenti e associate a significative morbidità e mortalità. È questa la conclusione di una indagine che ha coinvolto 59 ospedali spagnoli in cui sono stati studiati per tipo di acquisizione (comunitaria [CA], associata a cure sanitarie non nosocomiale [HCA], e nosocomiale [NA]) i primi 10 pazienti consecutivi con CP-E. Tale acquisizione ha corrisposto nel 76% ad infezione ed è risultata CA in 31 (8.0%) pazienti, HCA in 183 (47.4%) e NA in 172 (48.3%). La mortalità nelle infezioni è stata del 28% ed in particolare 13%, 15% e 43% rispettivamente nelle CA, HCA e NA.

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