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Ipocolesterolemia primaria e rischio di complicanze epatiche |...

L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del...

L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

https://www.journal-of-hepatology.eu/article/S0168-8278(24)00108-9/fulltext

L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

https://www.journal-of-hepatology.eu/article/S0168-8278(24)00108-9/fulltext

L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

https://www.journal-of-hepatology.eu/article/S0168-8278(24)00108-9/fulltext

L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

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https://www.journal-of-hepatology.eu/article/S0168-8278(24)00108-9/fulltext

L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

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L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

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L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

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L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

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L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

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L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

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L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

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I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

https://www.journal-of-hepatology.eu/article/S0168-8278(24)00108-9/fulltext

L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

https://www.journal-of-hepatology.eu/article/S0168-8278(24)00108-9/fulltext

L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

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L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

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L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

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L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

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I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

https://www.journal-of-hepatology.eu/article/S0168-8278(24)00108-9/fulltext

L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

https://www.journal-of-hepatology.eu/article/S0168-8278(24)00108-9/fulltext

L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

https://www.journal-of-hepatology.eu/article/S0168-8278(24)00108-9/fulltext

L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

https://www.journal-of-hepatology.eu/article/S0168-8278(24)00108-9/fulltext

L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

https://www.journal-of-hepatology.eu/article/S0168-8278(24)00108-9/fulltext

Ipocolesterolemia primaria e rischio di complicanze epatiche

L'ipobetalipoproteinemia (HBL) è una patologia del metabolismo lipoproteico caratterizzato da livelli costantemente bassi (sotto al quinto percentile) di apolipoproteine B (Apo-B) e lipoproteine a bassa densità (LDL-C). Sebbene l'HBL correli con un minor rischio di eventi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che possa essere comportare un potenziale rischio di steatosi epatica e di complicanze epatiche.

L’associazione tra HBL e complicanze della cirrosi e/o cancro primario del fegato è stata indagata in due coorti di diverse centinaia di migliaia di persone in Francia (CONSTANCES, n=34.653) e nel Regno Unito (UKBB, n=94.666).

Le due popolazioni di pazienti avevano un’età mediana rispettivamente di 45 e 56 anni, concentrazioni medie di LDL-C (HBL vs. controllo) di 71 vs. 128 mg/dl e 86 vs. 142 mg/dl e durata media del follow-up di 5,0 e 11,5 anni. Il gruppo HBL ha mostrato una maggiore incidenza di complicanze epatiche rispetto al gruppo di controllo: 0,32/ vs. 0,07/1.000 anni-persona (IDR = 4,50, 95% IC 1,91-10,6) nella coorte CONSTANCES, e 0,69/ vs. 0,21/1.000 anni-persona (IDR = 3,27, 95% CI 2,63-4,06) nella coorte UKBB. Questo rischio si è dimostrato indipendente dai classici fattori di rischio per le malattie epatiche (obesità, consumo di alcol, diabete, epatite virale), anche nell’analisi di riferimento a 5 anni che escludeva gli eventi precoci. Le analisi di sensibilità basate sui livelli di Apo-B (invece che sui livelli di LDL-C) o sull'HBL geneticamente definito hanno mostrato risultati simili.

I risultati mostrano che l'HBL si associa a un marcato rischio significativo e indipendente di complicanze epatiche, compreso il cancro primario del fegato, tali da giustificare interventi di prevenzione e screening.

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