Sembrerebbe di sì, almeno per l’herpes zoster e per gli autori dello studio pubblicato su medRxiv. Lo studio ha infatti dimostrato, adottando un rigoroso approccio causale, la probabilità di una nuova diagnosi di demenza si riduce di circa un quinto che nelle persone vaccinate per lo zoster durante il follow-up di 7 anni. Gli autori sostengono quindi che la vaccinazione contro l'herpes zoster è molto probabilmente un mezzo efficace per prevenire o ritardare l'insorgenza di demenza e che il vaccino contro lo zoster è più efficace ed economicamente vantaggioso nel prevenire o ritardare la demenza rispetto agli interventi farmaceutici esistenti . Infine, la scoperta che il vaccino contro lo zoster riduce l'insorgenza di demenza potrebbe contribuire a chiarirne la patogenesi, aprendo la via a interventi potenzialmente ancor più efficaci.
https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.05.23.23290253v1.full
Sembrerebbe di sì, almeno per l’herpes zoster e per gli autori dello studio pubblicato su medRxiv. Lo studio ha infatti dimostrato, adottando un rigoroso approccio causale, la probabilità di una nuova diagnosi di demenza si riduce di circa un quinto che nelle persone vaccinate per lo zoster durante il follow-up di 7 anni. Gli autori sostengono quindi che la vaccinazione contro l'herpes zoster è molto probabilmente un mezzo efficace per prevenire o ritardare l'insorgenza di demenza e che il vaccino contro lo zoster è più efficace ed economicamente vantaggioso nel prevenire o ritardare la demenza rispetto agli interventi farmaceutici esistenti . Infine, la scoperta che il vaccino contro lo zoster riduce l'insorgenza di demenza potrebbe contribuire a chiarirne la patogenesi, aprendo la via a interventi potenzialmente ancor più efficaci.
https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.05.23.23290253v1.full
Sembrerebbe di sì, almeno per l’herpes zoster e per gli autori dello studio pubblicato su medRxiv. Lo studio ha infatti dimostrato, adottando un rigoroso approccio causale, la probabilità di una nuova diagnosi di demenza si riduce di circa un quinto che nelle persone vaccinate per lo zoster durante il follow-up di 7 anni. Gli autori sostengono quindi che la vaccinazione contro l'herpes zoster è molto probabilmente un mezzo efficace per prevenire o ritardare l'insorgenza di demenza e che il vaccino contro lo zoster è più efficace ed economicamente vantaggioso nel prevenire o ritardare la demenza rispetto agli interventi farmaceutici esistenti . Infine, la scoperta che il vaccino contro lo zoster riduce l'insorgenza di demenza potrebbe contribuire a chiarirne la patogenesi, aprendo la via a interventi potenzialmente ancor più efficaci.
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Sembrerebbe di sì, almeno per l’herpes zoster e per gli autori dello studio pubblicato su medRxiv. Lo studio ha infatti dimostrato, adottando un rigoroso approccio causale, la probabilità di una nuova diagnosi di demenza si riduce di circa un quinto che nelle persone vaccinate per lo zoster durante il follow-up di 7 anni. Gli autori sostengono quindi che la vaccinazione contro l'herpes zoster è molto probabilmente un mezzo efficace per prevenire o ritardare l'insorgenza di demenza e che il vaccino contro lo zoster è più efficace ed economicamente vantaggioso nel prevenire o ritardare la demenza rispetto agli interventi farmaceutici esistenti . Infine, la scoperta che il vaccino contro lo zoster riduce l'insorgenza di demenza potrebbe contribuire a chiarirne la patogenesi, aprendo la via a interventi potenzialmente ancor più efficaci.
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