Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
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Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
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Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
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Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
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Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
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Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
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L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
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Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
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Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso parere positivo per l'utilizzo di anakinra per il trattamento di pazienti COVID-19 adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare (ossigeno a basso o alto flusso) e che sono a rischio di progredire verso una grave insufficienza respiratoria determinata dalla concentrazione plasmatica del recettore solubile dell'urochinasi attivatore del plasminogeno (suPAR) ≥ 6ng/ml.
L'EMA ha raccomandato l'approvazione di anakinra per il trattamento del COVID-19 alla Commissione europea che emetterà una decisione finale.
L’infezione da COVID-19 può condurre alla morte a causa di una risposta infiammatoria eccessiva della persona infetta, spesso definita come "tempesta di citochine”. Anakinra è una terapia antinfiammatoria che agisce sulle citochine IL-1α/β, che hanno un ruolo nell’iperinfiammazione indotta da COVID-19. Il blocco delle citochine IL-1α/β prima della fase iperinfiammatoria può influenzare notevolmente la progressione del COVID-19.
Il parere positivo si basa sui risultati pubblicati su Nature Medicine dello studio di fase 3 SAVE-MORE secondo il quale l'identificazione precoce dei pazienti candidati con suPAR seguita dal trattamento con anakinra ha portato ad una riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte, a una diminuzione del 55% della mortalità, che ha raggiunto l'80% di diminuzione della mortalità per i pazienti con tempesta di citochine.
Lo studio SAVE-MORE ha utilizzato dati da studi precedenti e ha dimostrato l'efficacia della terapia con anakinra in pazienti che non erano ancora progrediti verso l'insufficienza respiratoria grave ma avevano una prognosi sfavorevole, identificata da un biomarcatore plasmatico dell'infiammazione.
CHMP: parere positivo per anakinra nel trattamento di pazienti COVID-19 con polmonite
Il parere positivo dopo i risultati dello studio in fase 3 SAVE-MORE. Riduzione del 64% dei pazienti che progrediscono verso la malattia grave e la morte.