Nei pazienti con infezione da HIV l’incidenza di arteriopatia periferica è comune e si associa a fattori di rischio come diabete, bassa conta di CD4 e marcatori infiammatori. Secondo lo studio longitudinale prospettico Copenhagen Comorbidity in HIV Infection (COCOMO), che ha seguito quasi 850 persone con HIV, 30 (3,6%) hanno sviluppato una arteriopatia periferica de novo. Tutti i casi erano subclinici. Il diabete (rischio relativo [RR] = 4,90 [95% intervallo di confidenza [CI]: 1,99-12,1]), la conta attuale dei CD4 <350 cellule/μl (2,66 [1,06-6,71]), la durata più lunga della terapia antiretrovirale (1. 88 [1,06-3,33] per decade), e le concentrazioni di proteina C-reattiva ad alta sensibilità (1,33 [1,08-1,63] per raddoppio) e di interleuchina-6 (1,38 [1,06-1,80] per raddoppio), sono state associate alla arteriopatia periferica de novo.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34678842/
Nei pazienti con infezione da HIV l’incidenza di arteriopatia periferica è comune e si associa a fattori di rischio come diabete, bassa conta di CD4 e marcatori infiammatori. Secondo lo studio longitudinale prospettico Copenhagen Comorbidity in HIV Infection (COCOMO), che ha seguito quasi 850 persone con HIV, 30 (3,6%) hanno sviluppato una arteriopatia periferica de novo. Tutti i casi erano subclinici. Il diabete (rischio relativo [RR] = 4,90 [95% intervallo di confidenza [CI]: 1,99-12,1]), la conta attuale dei CD4 <350 cellule/μl (2,66 [1,06-6,71]), la durata più lunga della terapia antiretrovirale (1. 88 [1,06-3,33] per decade), e le concentrazioni di proteina C-reattiva ad alta sensibilità (1,33 [1,08-1,63] per raddoppio) e di interleuchina-6 (1,38 [1,06-1,80] per raddoppio), sono state associate alla arteriopatia periferica de novo.
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Nei pazienti con infezione da HIV l’incidenza di arteriopatia periferica è comune e si associa a fattori di rischio come diabete, bassa conta di CD4 e marcatori infiammatori. Secondo lo studio longitudinale prospettico Copenhagen Comorbidity in HIV Infection (COCOMO), che ha seguito quasi 850 persone con HIV, 30 (3,6%) hanno sviluppato una arteriopatia periferica de novo. Tutti i casi erano subclinici. Il diabete (rischio relativo [RR] = 4,90 [95% intervallo di confidenza [CI]: 1,99-12,1]), la conta attuale dei CD4 <350 cellule/μl (2,66 [1,06-6,71]), la durata più lunga della terapia antiretrovirale (1. 88 [1,06-3,33] per decade), e le concentrazioni di proteina C-reattiva ad alta sensibilità (1,33 [1,08-1,63] per raddoppio) e di interleuchina-6 (1,38 [1,06-1,80] per raddoppio), sono state associate alla arteriopatia periferica de novo.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34678842/
Nei pazienti con infezione da HIV l’incidenza di arteriopatia periferica è comune e si associa a fattori di rischio come diabete, bassa conta di CD4 e marcatori infiammatori. Secondo lo studio longitudinale prospettico Copenhagen Comorbidity in HIV Infection (COCOMO), che ha seguito quasi 850 persone con HIV, 30 (3,6%) hanno sviluppato una arteriopatia periferica de novo. Tutti i casi erano subclinici. Il diabete (rischio relativo [RR] = 4,90 [95% intervallo di confidenza [CI]: 1,99-12,1]), la conta attuale dei CD4 <350 cellule/μl (2,66 [1,06-6,71]), la durata più lunga della terapia antiretrovirale (1. 88 [1,06-3,33] per decade), e le concentrazioni di proteina C-reattiva ad alta sensibilità (1,33 [1,08-1,63] per raddoppio) e di interleuchina-6 (1,38 [1,06-1,80] per raddoppio), sono state associate alla arteriopatia periferica de novo.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34678842/
Nei pazienti con infezione da HIV l’incidenza di arteriopatia periferica è comune e si associa a fattori di rischio come diabete, bassa conta di CD4 e marcatori infiammatori. Secondo lo studio longitudinale prospettico Copenhagen Comorbidity in HIV Infection (COCOMO), che ha seguito quasi 850 persone con HIV, 30 (3,6%) hanno sviluppato una arteriopatia periferica de novo. Tutti i casi erano subclinici. Il diabete (rischio relativo [RR] = 4,90 [95% intervallo di confidenza [CI]: 1,99-12,1]), la conta attuale dei CD4 <350 cellule/μl (2,66 [1,06-6,71]), la durata più lunga della terapia antiretrovirale (1. 88 [1,06-3,33] per decade), e le concentrazioni di proteina C-reattiva ad alta sensibilità (1,33 [1,08-1,63] per raddoppio) e di interleuchina-6 (1,38 [1,06-1,80] per raddoppio), sono state associate alla arteriopatia periferica de novo.
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Nei pazienti con infezione da HIV l’incidenza di arteriopatia periferica è comune e si associa a fattori di rischio come diabete, bassa conta di CD4 e marcatori infiammatori. Secondo lo studio longitudinale prospettico Copenhagen Comorbidity in HIV Infection (COCOMO), che ha seguito quasi 850 persone con HIV, 30 (3,6%) hanno sviluppato una arteriopatia periferica de novo. Tutti i casi erano subclinici. Il diabete (rischio relativo [RR] = 4,90 [95% intervallo di confidenza [CI]: 1,99-12,1]), la conta attuale dei CD4 <350 cellule/μl (2,66 [1,06-6,71]), la durata più lunga della terapia antiretrovirale (1. 88 [1,06-3,33] per decade), e le concentrazioni di proteina C-reattiva ad alta sensibilità (1,33 [1,08-1,63] per raddoppio) e di interleuchina-6 (1,38 [1,06-1,80] per raddoppio), sono state associate alla arteriopatia periferica de novo.
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Nei pazienti con infezione da HIV l’incidenza di arteriopatia periferica è comune e si associa a fattori di rischio come diabete, bassa conta di CD4 e marcatori infiammatori. Secondo lo studio longitudinale prospettico Copenhagen Comorbidity in HIV Infection (COCOMO), che ha seguito quasi 850 persone con HIV, 30 (3,6%) hanno sviluppato una arteriopatia periferica de novo. Tutti i casi erano subclinici. Il diabete (rischio relativo [RR] = 4,90 [95% intervallo di confidenza [CI]: 1,99-12,1]), la conta attuale dei CD4 <350 cellule/μl (2,66 [1,06-6,71]), la durata più lunga della terapia antiretrovirale (1. 88 [1,06-3,33] per decade), e le concentrazioni di proteina C-reattiva ad alta sensibilità (1,33 [1,08-1,63] per raddoppio) e di interleuchina-6 (1,38 [1,06-1,80] per raddoppio), sono state associate alla arteriopatia periferica de novo.
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Nei pazienti con infezione da HIV l’incidenza di arteriopatia periferica è comune e si associa a fattori di rischio come diabete, bassa conta di CD4 e marcatori infiammatori. Secondo lo studio longitudinale prospettico Copenhagen Comorbidity in HIV Infection (COCOMO), che ha seguito quasi 850 persone con HIV, 30 (3,6%) hanno sviluppato una arteriopatia periferica de novo. Tutti i casi erano subclinici. Il diabete (rischio relativo [RR] = 4,90 [95% intervallo di confidenza [CI]: 1,99-12,1]), la conta attuale dei CD4 <350 cellule/μl (2,66 [1,06-6,71]), la durata più lunga della terapia antiretrovirale (1. 88 [1,06-3,33] per decade), e le concentrazioni di proteina C-reattiva ad alta sensibilità (1,33 [1,08-1,63] per raddoppio) e di interleuchina-6 (1,38 [1,06-1,80] per raddoppio), sono state associate alla arteriopatia periferica de novo.
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Benchè sia comune nei pazienti con HIV, sono pochi gli studi epidemiologici e mirati a valutarne impatto e variabili correlate