n.2 - Marzo 2012
 
Efficacia e sicurezza di entecavir
negli studi di pratica clinica
 
I risultati degli studi registrativi con analoghi di terza generazione trovano conferma negli studi condotti in condizioni di “real life”. In particolare, i dati a 4 anni dello studio multicentrico italiano e i dati a 3 anni della coorte europea VIRGIL documentano l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di entecavir nelle popolazioni eterogenee dei pazienti della pratica clinica, ed offrono informazioni complementari e di maggiore utilità per la gestione dei pazienti con epatite cronica B.
 
Eccellente efficacia e sicurezza di entecavir monoterapia in pazienti con epatite cronica B trattati per 4 anni in pratica clinica     A cura di Pietro Lampertico,
UO di Gastroenterologia I - Fondazione IRCCS Ca’ Granda
Ospedale Maggiore Policlinico - Università degli Studi di Milano
Il trattamento dell’epatite cronica B è straordinariamente migliorato negli ultimi anni, da quando sono disponibili entecavir (ETV) o tenofovir (TDF), analoghi di terza generazione che hanno dimostrato elevata efficacia e favorevole profilo di sicurezza almeno negli studi registrativi a 5 anni (1-4). Tuttavia gli studi registrativi hanno alcune limitazioni importanti. I pazienti sono molto selezionati, spesso più giovani e con malattia epatica meno grave, vengono monitorati con grande frequenza e con controlli centralizzati periodici, tendono ad avere una compliance al trattamento particolarmente favorevole e vengono seguiti per un periodo relativamente limitato, di qualche anno. Tutte queste caratteristiche rendono gli studi registrativi molto interessanti ma poco utili per l’esperienza clinica dei centri epatologici, soprattutto quelli italiani.  continua
Entecavir in “real-life”:
risultati dello studio VIRGIL
    A cura di Teresa Santantonio, Massimo Fasano,
UOC di Malattie Infettive,
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia
Entecavir (ETV) e tenofovir (TDF) sono analoghi nucleos(t)idici di terza generazione caratterizzati da elevata potenza ed elevata barriera allo sviluppo di resistenza, da utilizzare, secondo le linee guida nazionali ed internazionali, come monoterapia di prima linea per il trattamento dell’epatite cronica B [1,2].
L’efficacia a lungo termine della monoterapia con ETV è stata ben dimostrata nei trial registrativi, sia nei pazienti con epatite cronica HBeAg positiva che HBeAg negativa [3,4].
Attualmente, sono in corso studi di coorte che includono popolazioni eterogenee di pazienti allo scopo di valutare l’efficacia e il profilo di sicurezza di ETV nella pratica clinica.
Nell’ambito del Network Europeo per la Sorveglianza delle Resistenze ai farmaci antivirali (VIRGIL), sono stati arruolati presso 10 centri europei, 372 pazienti con epatite cronica B in trattamento con ETV per un periodo mediano di 20 mesi. Recentemente, sono stati pubblicati i risultati al terzo anno di trattamento di questo studio multicentrico [5].  continua
 
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