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n.4 - Aprile 2010
 
Update dal CROI 2010
 
Dai nostri inviati a San Francisco la prima Newsletter sulle novità più importanti dalle sessioni scientifiche, con approfondimenti e commenti su: studi di immunopatogenesi, interventi di prevenzione, trasmissione madre-figlio, terapia antiretrovirale (preclinici, di fase 1, 2 e 3), nuovi aspetti patogenetici dell’infezione da HCV.
 
Immunopatogenesi, immunoricostituzione ed immunoattivazione
Giulia Marchetti, Giusi M. Bellistrì
Guido Silvestri ha tenuto una bellissima lettura (Sess 22 - #73) sui modelli di infezione “naturale” da SIV in due specie di scimmie (sooty mangabeys-SM e African green monkeys-AGM), caratterizzati da infezione non progressiva pur presentando livelli elevati di viremia plasmatica. Silvestri ha mostrato che tali scimmie presentano un assetto immune iperattivato (interferon-IFNα) limitatamente alle fasi dell’infezione acuta, che viene significativamente ridotto nell’infezione cronica, diversamente dai livelli di IFN-α costantemente elevati nella scimmia con malattia progressiva (i.e. rhesus macaques-RM).
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Epidemiologia
e strategie di prevenzione
Sergio Lo Caputo
33, 4 milioni di persone con infezione da HIV nel mondo, 2,7 milioni di nuovi infetti e 2 milioni di morti AIDS correlate sono questi i numeri della pandemia dell’infezione da HIV che mostra i suoi aspetti più drammatici nelle regioni più povere del pianeta. Infatti nell’Africa Sub-Sahariana si trova il 67% delle persone infette ed il 14% nel sud-est dell’Asia, queste regioni sono quelle che pagano il prezzo più alto in termini di mortalità ed infezione in età pediatrica (abstract 4). Gli studi sull’evoluzione dell’epidemia in alcune regioni africane hanno fornito risultati interessanti.
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Trasmissione madre-figlio
Stefano Rusconi
Un argomento hot è stato l’emergenza della resistenza nei bambini allattati al seno ed esposti alla terapia antiretrovirale attraverso il latte materno. La prima esperienza proviene dal Mozambico (abstract 917) in uno studio su bambini allattati al seno nati da mamme HIV+, che ricevevano una singola dose di nevirapina (sdNVP) come parte della profilassi della trasmissione mamma-bambino (PMTCT). 24 bambini, che a loro volta ricevevano sdNVP, erano risultati HIVneg (DNA-PCR) alla 2a settimana di vita, ma HIV+ dopo ≥4 settimane di allattamento al seno, entro i 12 mesi di età.
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Gli studi di terapia antiretrovirale
Cristina Mussini
Sicuramente la grande assente dal CROI 2010 è stata la terapia antiretrovirale. Infatti, sono state veramente poche le novità emerse dagli studi di fase 3. Sono stati presentati i dati finali dello studio ACTG 5202. Lo studio aveva evidenziato ad un’analisi preliminare un’inferiorità dei regimi contenenti abacavir/lamivudina nei pazienti che avevano una viremia plasmatica al baseline > 100000 copie/mL (da notare che il test genetico per abacavir non era obbligatorio).
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Infezioni da virus epatitici e coinfezione con HIV
Laura Milazzo
Nel campo delle infezioni da virus epatitici e della coinfezione con HIV la discussione è stata incentrata su nuovi aspetti patogenetici dell’infezione da HCV, con promettenti ricadute nella pratica clinica, per una migliore definizione dei marcatori prognostici di risposta alla terapia anti-HCV. Il primo argomento è stato quello relativo al ruolo della variabilità genetica dell’ospite nella probabilità di guarigione spontanea dall’infezione acuta da HCV e nella probabilità di risposta alla terapia con PEG-interferone e ribavirina. Rauch (abstract 162) ha riportato i risultati della Coorte Svizzera sull’individuazione di polimorfismi di singoli nucleotidi nel locus IL28B del cromosoma 19, che codifica per l’interferon lambda, quali unici polimorfismi genetici associati con l’evoluzione dell’infezione da HCV.
continua
 
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