CNS deterioration in HIV disease
■ Valentina de Zan, Università Vita-Salute S.Raffaele, Milano
La sessione dedicata agli effetti di HIV sul sistema nervoso centrale è aperta da Linda Chang, dall’università di Baltimora, con una piccola overview sui temi successivamente trattati dai singoli autori. Lo START INSIGHT trial (N Engl J Med 2015; 373:795-807), ha mostrato come un inizio precoce della terapia antiretrovirale (cART) nei soggetti con recente infezione da HIV possa ridurre gli eventi AIDS e gli eventi non-AIDS correlati, ma non ha mostrato dei vantaggi significativi in termini di performance neurocognitiva.. ► continua
Early HIV infection under siege
■ Claudia Fabrizio, Università di Bari
La 25° edizione del CROI ha dedicato ampio spazio agli eventi che caratterizzano le fasi precoci dell’infezione da HIV. Il Simposio (S-1) sul tema degli early events si è aperto con il ruolo dei linfociti T CD8 nel periodo della cosiddetta “window of opportunity”, durante il quale la risposta effettrice CD8-mediata può rendere abortiva l’infezione, bloccandola prima che si stabilisca il reservoir. ► continua
Retention in care
■ Ilaria Mastrorosa, INMI L.Spallanzani, Roma
La retention in care (RIC) ha avuto ampio spazio nel corso della conferenza, confermandosi come il “tallone di Achille” del continuum of care (CoC) dell’HIV e del percorso per il raggiungimento, entro il 2020, dell’obiettivo 90-90-90 di UNAIDS del 2014. La situazione attuale, a livello globale, vede il 70% delle infezioni da HIV diagnosticate, di questi il 77% è in terapia antiretrovirale (ART) e l’82% con soppressione virale (VS), corrispondente al 44% delle infezioni da HIV note. ► continua
Life beyond HIV: the impact of comorbidities
■ Alberto Nelson Cavallari, Sapienza di Roma
La problematica cardiovascolare del soggetto con infezione da HIV suscita sicuramente un notevole interesse tra clinici e ricercatori. A tale proposito, W. Post ha presentato un interessate studio condotto su una porzione dei pazienti arruolati nello studio MACS (253 HIV+ e 156 HIV-) nel corso del quale è stata valutata, mediante TC coronarica, la comparsa di nuove placche (calcifiche, non calcifiche e miste) e la progressione di quelle già esistenti (mediana di osservazione: 4.5 anni). ► continua
Randomized Clinical Trial
■ Roberta Gagliardini, Dipartimento di Biotecnologie Mediche, Università degli studi di Siena, Siena
Tra i Randomized Clinical Trial (RCT) più rilevanti presentati al CROI vanno senza dubbio inclusi gli attesi risultati del nuovo inibitore della integrasi bictegravir, coformulato in Single Tablet Regimen (STR) con emtricitabina (FTC) e tenofovir alafenamide (TAF), che ha dimostrato un ottimo profilo di efficacia e sicurezza in switch nel confronto con dolutegravir (DTG), abacavir e lamivudina (#22), nelle donne (#500) e nel coinfetto HIV/HBV (#618). ► continua
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