Le possibili interazioni farmacologiche tra farmaci anti-HCV e antiretrovirali costituiscono una problematica di rilievo nel paziente con coinfezione da HIV. In questo contesto, disporre di un farmaco con dosaggio flessibile consente di avviare il trattamento per HCV senza modificare la terapia ARV in corso. Al Congresso dell’AASLD, uno studio sulla farmacocinetica di DCV (10) ha infatti verificato che nei pazienti in terapia concomitante con darunavir/ritonavir (DRV/r) deve essere mantenuta la dose standard di DCV di 60 mg; diversamente, con l’associazione atazanavir/ritonavir (ATV/r), il dosaggio appropriato è di 30 mg, così come dimostrato nello studio ALLY-2 (9). In questo studio, il regime a base di DCV + SOF per 12 settimane ha permesso di raggiungere elevati tassi di cura (Figura 6) in pazienti coinfetti in trattamento con un’ampia gamma di farmaci antiretrovirali, indipendentemente dal genotipo virale di HCV, dalla precedente esposizione al trattamento per HCV e dalla presenza di cirrosi. |