La scelta del backbone
 

La problematica della possibile tossicità renale rappresenta il “tallone di Achille” della combinazione TDF/FTC, anche se numerosi studi hanno confermato che eventi renali di rilievo e l’interruzione di TDF per danno renale avviene in percentuali molto basse comprese tra 1 e 3% (Tabella 1).

Inoltre studi con follow-up molto lunghi (10 anni) hanno osservato che la riduzione della funzionalità renale dopo il calo dei primi anni si mantiene stabile ed è moderata.

TDF può anche aggravare condizioni di osteoporosi sia in presenza di altri antiretrovirali che di altri fattori che peggiorano il metabolismo osseo.

Se l’associazione TDF/FTC si confronta con le problematiche correlate alla tossicità renale ed ossea, l’associazione ABC/3TC invece viene associata in numerosi studi di coorte con un aumentato rischio di infarto del miocardio.

Ma il confronto tra i due backbone non avviene solo sul piano della tossicità nel medio-lungo periodo.

 

Lo studio ACTG 5202
Nel 2008 alla 17° Conferenza Internazionale sull’AIDS a Città del Messico vengono presentati i dati preliminari dello studio ACTG 5202, che confronta i due backbone nucleosidici associati sia ad EFV che con ATV/r.

I risultati evidenziano una netta superiorità dei regimi con TDF/FTC rispetto ad ABC/3TC in pazienti con HIV-RNA al basale >100.000 copie/ml che porta il DSMB ad interrompere lo studio in cieco in questi pazienti (Figura 3) (3).

 
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