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Una cura per tutti i pazienti
Consolidati anche i risultati nella categoria finora difficile degli HIV coinfetti. Nello studio NIAID- ERADICATE il 97% di 50 pazienti HIV-HCV coinfetti prima non trattati o già trattati con Peg-IFN+RBV ha eliminato l’HCV dopo 12 settimane di terapia con SOF+LDV; si trattava di HCV1 nel 74% e di cirrotici nel 22% dei casi. Nello studio TURQUOISE, la risposta virale sostenuta è stata del 91%-94% in 42 pazienti coinfetti, randomizzati a 12 o 24 settimane di terapia con ABT-450/r, ombitasvir, dasabuvir e RBV.
L’AASLD 2014 ha centrato l’obiettivo di dimostrare che vi è ormai una cura efficace per (quasi) tutti i contesti clinici dell’infezione da HCV. I dati nei cirrotici emersi al Congresso incoraggiano a ritenere che si verificherà un significativo miglioramento del MELD e della funzione epatica in questi pazienti; sarà interessante determinare quanto e come ciò diminuirà la necessità di trapianto epatico negli anni a venire, ma l’aspettativa appare logica visto il successo della terapia anti HBV nel ridurne la richiesta nell’epatite B.
L’avvento delle terapie IFN-free è stato così rapido e prorompente da aver lasciato nell’arena solo un manipolo di produttori i cui farmaci si sono dimostrati capaci di eradicare il virus in almeno il 90% dei casi di epatite cronica C. Malgrado siano ridotti al minimo i tempi necessari alle valutazioni cliniche, le differenze pur brevi nell’accesso ai DAA predominanti stanno creando ritardi temporali significativi nell’influenzare la loro introduzione nel mercato. SOF+LDV rimane il leader, seguito a ruota dalla tripletta ABT-450/r, ombitasvir e dasabuvir, recentemente registrata in Canada. |
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