|
|
Dai Coordinatori scientifici le novità dal 2012 |
|
Un sodalizio editoriale per l’aggiornamento sulle epatiti virali |
|
L’obiettivo della rivista era razionalizzare la gestione terapeutica dell’infezione da HIV ed affrontare di volta in volta le problematiche emergenti; la finalità era divulgare in modo puntuale il progresso terapeutico attraverso uno strumento informativo semplice, ma esauriente, tale da fornire al medico pratico le basi per gestire sul campo il malato di AIDS.
Lo scenario si sta ripetendo nell’epatite virale. Negli ultimi dieci anni, l’avvento di antivirali sintetici contro l’HBV ha sensibilmente migliorato il decorso e la prognosi dell’epatite B, suscitando tuttavia inattesi problemi, soprattutto il rischio di emergenza sotto terapia di mutanti dell’HBV che vanificano la risposta terapeutica e possono precludere la terapia con altri antivirali.
Ancor più importante il progresso nella terapia dell’epatite cronica C, dopo un decennio di stallo con Peg-IFN e ribavirina. È attesa a breve l’introduzione dei due primi antivirali ad azione diretta contro l’HCV (i cosiddetti Direct Acting Antivirals = DAA). Si tratta di telaprevir e di boceprevir, farmaci che bloccano la proteasi dell’HCV e impediscono la replicazione del virus. Sono solo la prima ondata: una moltitudine di DAA è in cantiere, diretta contro svariate funzioni dell’HCV; ondate successive di nuove terapie sono previste per il prossimo decennio. Come nello sviluppo dei farmaci contro l’HIV, sin da telaprevir e boceprevir, i DAA impongono all’utenza medica un salto di qualità per i nuovi e complessi problemi che essi pongono e porranno.
In sintonia con la sua missione ReAD Files si ripropone ai maggiori interessati come arena di divulgazione ed aggiornamento continuo delle nuove terapie contro l’epatite virale, nella certezza che l’esuberante progresso non mancherà di fornire argomenti e nella presunzione che l’esperienza maturata nell’HIV dai partner infettivologi, possa aiutare ed accelerare la soluzione degli inevitabili problemi, che anche gli epatologi dovranno affrontare nei prossimi anni. |
|
Mauro Moroni |
Mario Rizzetto |
|
|
|