Le donne, gruppo a più alto rischio di contagio
Alcuni fattori biologici e sociali possono spiegare la maggiore vulnerabiltà all’HIV: maggior superficie di scambio con conseguente maggior possibilità di infezione da uomo HIV positivo a donna, ma anche minor contrattualità della donna all’interno del rapporto di coppia e possibili violenze nei rapporti sessuali stessi.
I dati ICONA (1) che si riferiscono a 1936 pazienti mostrano che un’alta percentuale di donne sieropositive ha acquisito l'infezione attraverso rapporti sessuali con partner non stabili, la cui sieropositività è nota oppure con partner stabili il cui stato sierologico non è conosciuto. Gli uomini viceversa acquisiscono più frequentemente l’infezione da HIV attraverso rapporti occasionali con partner la cui HIV-positività è ignota. Si può, quindi, ricostruire una catena di infezione eterosessuale che parte dall’uomo cha ha rapporti occasionali e porta l’infezione all’interno della coppia stabile.
 
 
Dati del 2010 dell’Istituto Superiore di Sanità confermano i risultati della coorte ICONA: quasi la metà delle donne HIV-infette (41%) ha avuto rapporti con un partner di cui era nota la sieropositività per HIV, mentre tra gli uomini questa evenienza si è verificata nel 12,1% dei casi (2).