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Premessa |
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Le complicanze si verificano solitamente negli stadi avanzati di malattia, con una probabilità a cinque anni che raggiunge il 25%, 7% e 16% per epatocarcinoma, scompenso e morte, rispettivamente (8-10). Gli stadi avanzati di malattia determinano una ridotta qualità della vita e conseguenze invalidanti per i pazienti, ma anche costi elevati a carico del Sistema Sanitario Nazionale.
Sebbene la tendenza alla progressione sia variabile e determinata da fattori propri del virus e dell’ospite, diversi studi hanno dimostrato che l’attiva replicazione virale costituisce un importante fattore prognostico.
È nota, infatti, la diretta correlazione tra gli elevati livelli di HBV DNA, misurati all’inizio dell’osservazione, e l’aumentato rischio di evoluzione della malattia (11-13), così com’è noto che il mantenimento nel tempo della soppressione virologica non solo permette di controllare l’evolutività dell’epatopatia, ma anche di ottenere una regressione del danno istologico, una riduzione dell’insorgenza di farmaco-resistenza e l’aumento delle percentuali di sieroconversione ad anti-HBe e anti-HBs (14-17).
Anche nei pazienti con cirrosi, che mantengono la persistente soppressione dell’HBV, vi è una ridotta incidenza di eventi clinici, sia rispetto ai non trattati che a coloro che perdono la risposta al trattamento (18-21). |
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