Questi dati hanno permesso agli autori di affermare che, nei pazienti non responder a peg-IFN alfa2b e RBV, 72 settimane di ritrattamento con peg-IFN alfa2a e RBV rappresentano l’opportunità più rilevante di raggiungere la SVR, a fronte di un’incidenza di effetti collaterali sovrapponibile o inferiore a quella osservata nei pazienti naive. E rappresentano, questi, i risultati degli studi registrativi per cui l’EMEA ha concesso l’indicazione di peg-IFN alfa2a al ritrattamento dei pazienti con epatite cronica C.
 
Inoltre, 72 settimane di ritrattamento determinano risultati anor più significativi nei pazienti che recidivano dopo il trattamento di 48 settimane: lo studio di Kaiser e coll. (2008), condotto in 107 pazienti precedentemente trattati con peg-IFN alfa2a o alfa2b e RBV, ha dimostrato che 72 settimane di ritrattamento con peg-IFN alfa2a e RBV determinano SVR nel 51% dei pazienti relapser, una percentuale che raggiunge il 97% in presenza di RVR (figura 6).