Impatto della lipoatrofia sulla qualità della vita
del paziente in terapia ARV
 
Nell’analisi condotta su una coorte di 1124 soggetti trattati con ART per almeno 6 mesi, scelti sulla base della disponibilità del dato sulla lipodistrofia, sono stati analizzati i punteggi per la componente mentale e fisica del questionario SF-8 Medical Outcomes Trust. I soggetti erano prevalentemente maschi (80%), di età compresa tra 30 e 60 anni (90%).
 
La prevalenza della lipoatrofia è risultata pari al 18.9%, dato consistente con la prevalenza osservata in altri studi (ACTG. 2007, Bernasconi 2002, Santos 2005), con differenze statisticamente significative riguardo alla qualità della vita tra i pazienti che presentavano o meno lipoatrofia. L’impatto delle alterazioni morfologiche è risultato fortemente negativo nonostante la sua valutazione si sia basata unicamente sulla percezione del paziente. I pazienti che hanno autoriportato lo sviluppo di lipoatrofia al volto e alle estremità, ne hanno sottolineato il suo impatto negativo sulla qualità della vita, in particolare sulla stima di sé, sui contatti sociali, sulla sessualità e sulle attività quotidiane.