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6. Quale ruolo dell’immunoterapia? |
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Levy et al. hanno presentato i risultati dello studio SILCAAT (abstract #90bLB), un ampio studio controllato randomizzato volto a valutare l'efficacia clinica di interleuchina-2 (IL-2) in aggiunta alla terapia antiretrovirale in pazienti con conta CD4+ al basale compresa tra 50 e 199 cellule/mmc. Lo studio è stato interrotto nel novembre 2008 con un follow-up mediano di 7.6 anni e dopo avere osservato 227 eventi clinici (infezioni opportunistiche o morte = outcome primario). I pazienti che hanno ricevuto IL-2 hanno presentato un eccesso medio di 59 CD4+/mmc nel corso del follow-up rispetto al braccio di controllo con sola terapia antiretrovirale, la percentuale di tempo di follow-up trascorso con CD4+<200/mmc è stata del 23% nei pazienti con IL-2 -vs- 29% nei controlli e la percentuale di tempo con CD4+ almeno pari a 350/mmc è stata del 38% -vs- 28%. Ciononostante, il rischio di infezioni opportunistiche e morte non è stato significativamente differente nei due bracci (HR: 0,91; 95%CI: 0,70-1,18, p: 0,47). |
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Losso et al. hanno presentato i risultati dello studio ESPRIT (abstract #90aLB). Il disegno dello studio è stato analogo a quello dello studio SILCAAT, tranne per il fatto che sono stati arruolati in questo studio pazienti con CD4+ più elevati (almeno pari a 300 cellule/mmc). Il follow-up mediano è stato di 7 anni e lo studio è stato interrotto a seguito dell'osservazione di 320 outcome primari (infezioni opportunistiche o morte). I pazienti che hanno ricevuto IL-2 hanno presentato un eccesso medio di 160 CD4+/mmc nel corso del follow-up rispetto al braccio di controllo con sola terapia antiretrovirale, la percentuale di tempo di follow-up trascorso con CD4+<300/mmc è stata del 6% nei pazienti con IL-2 -vs- 9% nei controlli e la percentuale di tempo con CD4+ almeno pari a 600/mmc è stata del 57% -vs- 36%. Ciononostante, il rischio di infezioni opportunistiche e morte non è stato significativamente differente nei due bracci. E' altresì importante notare come il rischio di effetti avversi di grado 4 sia stato significativamente superiore nei pazienti che hanno ricevuto IL-2 rispetto ai controlli (figura 3). |
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figura 3 |
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