Lo studio MASTER  
     
 

Questo studio analizza l’impatto di atazanavir sull’iperbilirubinemia e la ipertransaminasemia in un significativo gruppo di pazienti afferenti alla coorte Master. 1761 pazienti sono stati stratificati sulla base dei valori di funzionalità epatica ed in base alla positività per HCV. Fattore di rischio aggiuntivo è stato considerato il contemporaneo utilizzo di booster con ritonavir soprattutto per quello che riguarda l’incremento delle transaminasi. I risultati dello studio hanno confermato la buona tollerabilità epatica dei regimi di HAART contenenti atazanavir e tale risultato è stato particolarmente significativo tra i pazienti HCV negativi. È stato inoltre dimostrato che nell’utilizzo di atazanavir l’aumento della bilirubina, che è il più comune effetto collaterale, non raggiunge valori di severità se non in un raro numero di trattati. L’iperbilirubinemia in corso di atazanavir, oltre a non raggiungere livelli significativi, risulta assolutamente ininfluente e totalmente slegato sia dall’incremento delle transaminasi che da qualunque influenza sulla funzionalità epatica. In conclusione viene confermato che atazanavir si propone come una molecola che trova una forte indicazione anche in quei pazienti a rischio di tossicità epatica.