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Pazienti sottoposti a regime terapeutico contenente lopinavir/ritonavir (LPV/r) sono stati randomizzati a continuare il regime contenente (LPV/r) o a modificare il trattamento passando ad un regime contenente atazanavir/ritonavir (ATV/r). I due bracci dello studio sono stati bilanciati per le caratteristiche al baseline e stratificati sulla base di presenza o assenza di precedenti fallimenti con un regime contenente inibitori delle proteasi (IP) e sulla base della presenza di mutazioni condizionanti la resistenza agli IP. 248 pazienti sono stati inclusi nello studio (127 nel braccio che proseguiva il trattamento con LPV/r e 121 in quello dei pazienti sottoposti a switch verso ATV/r). Dei 248 pazienti ben 84 (39 LPV/r e 45 ATV/r) rispondevano ai criteri di stratificazione disegnati dallo studio come ad alto rischio di fallimento. I fallimenti terapeutici si sono avuti nel 17% (21/121) dei pazienti del gruppo ATV/r e nel 20% (25/127) dei pazienti del gruppo LPV/r. I fallimenti virologici definiti nello studio come valori di HIV-RNA > 200 copie/ml si è verificato nel 5% dei pazienti ATV/r rispetto al 6% dei pazienti LPV/r. Tra gli 84 pazienti considerati a rischio il fallimento al trattamento ed il fallimento virologico è stato rispettivamente del 18% e 11% nel gruppo ATV/r e del 15% e 13% nei pazienti LPV/r. Nessuna differenza è stata dimostrata tra i due bracci di studio per quello che riguarda la variazione del numero dei CD4 rispetto al baseline né nella frequenza di eventi avversi che abbiano implicato la sospensione del trattamento. Le alterazioni delle transaminasi si sono rivelate simili nei due gruppi di pazienti mentre nel gruppo ATV/r si è osservato un rapido decremento dei valori ematici di trigliceridi e colesterolo totale. In conclusione i risultati riportati indicano come uno switch da LPV/r a ATV/r in pazienti virologicamente soppressi, a sostanziale parità di efficacia virologica, possa determinare importanti vantaggi in termini di profilo dei parametri lipidici. |
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